Progetto “Mercato Comunale FUSINA” P.zza Andrea Fusina Milano
Milano – dal 25 Novembre al 14 Dicembre 2019
CRISTIAN SONDA per il Distretto Fusina
Un murales che colpirà lo sguardo e l’anima di chi passa.
Città Studi è da sempre un quartiere caratterizzato da due anime: una legata alle tradizioni, alla “Milano Storica”, l’altra legata alla creatività, all’apertura verso il nuovo, anche grazie alla presenza delle Università. Due aspetti all’apparenza diversi, ma che si incontrano dando vita a un quartiere con la voglia di unirsi e migliorare.
Nasce così l’idea di un murales, che non abbia solo una funzione estetica, ma anche sociale; che smuova le menti dei cittadini e sottolinei l’attenzione del quartiere verso il nostro pianeta e l’ambiente. Incorniciata dai platani, l’opera dello street artist Cristian Sonda, apparirà allo spettatore come uno scorcio, una porta tra la realtà in cui si trova ed il bosco dipinto in tridimensionalità vettoriale, aumentando così la suggestione di una profondità nello spazio, creando un immaginario coinvolgente per lo spettatore.
Il bosco, gli alberi e la natura entrano così nella quotidianità dei cittadini, attirando il loro sguardo e facendo ricadere l’attenzione – non solo sulla natura ed il ciclo della vita nelle stagioni rappresentate – ma anche su ciò che rappresentano un ecosistema complesso da preservare, non barattabile e sfruttabile a fini commerciali.
“I miei personaggi raccontano la quotidianità moderna senza giudicarla ma semplicemente riflettendola, ponendo un accento, uno spunto di riflessione sulle problematiche sociali contemporanee. La mia volontà è quella di passare ad un altro livello di compartecipazione dell’arte di strada sviluppando un concetto condiviso con la città e per la città, realizzandolo con la partecipazione delle istituzioni, dei cittadini, rendendo Cristian Sonda vettore di un messaggio da restituire al pubblico a 360 gradi.”
-Cristian Sonda Artist
CONCEPT
La parte pittorica prevede lo sviluppo di un murale bucolico che rappresenti un bosco, la cui visione cambia cromaticamente e concettualmente durante le stagioni dell’anno, all’interno di questo background che sarà l’opera preponderante del dipinto, saranno inserite delle figurazioni nello stile dell’autore aiuteranno la lettura del murale e l’interazione con esso. La location è incorniciata da platani reali, lo scorcio tra la realtà ed il bosco dipinto in tridimensionalità vettoriale, aumenta la suggestione di una profondità nello spazio, credo un immaginario coinvolgente per lo spettatore. Il bosco, gli alberi sono intrinsecamente collegati al concetto della natura ed il ciclo della vita nelle stagioni rappresentate. Il bosco è anche simbolo di un ecosistema complesso da preservare, non barattabile e sfruttabile a fini commerciali.
LA REALIZZAZIONE
La realizzazione di murale in tutte le pareti di cinta dello stabile del piano terra. Escluse porte, finestre, parapetto in cemento e cornicione in marmo, quest’ultimo, già ripulito in vista della realizzazione pittorica. Parte del piano rialzato (secondo piano), sarà anch’essa dipinta con continuità cromatica e di concetto rispetto al murale del primo piano. Ristrutturazione delle insegne “Mercato Comunale Fusina” di entrambi i lati, con i colori bianco e rosso, tendendo come linea guida la grafica preesistente.
BIO – Cristian Sonda
Cristian Sonda nasce nel 1976 a Milano. Nel 1991 con lo pseudonimo SONDA comincia il suo percorso scegliendo l’arte pubblica e strada come elemento per le sua ricerca artistica e come supporto per esporre le sue figurazioni. Durante il primo decennio i dipinti realizzati a spray invadono le grandi metropoli del Nord Italia, in prevalenza a Milano, attuando integralmente il concetto di appropriazione di spazi pubblici. Nel 2003 avviene un cambio radicale nei metodi comunicativi ed espressivi delle proprie figurazioni,Cristian decide di semplificare i concetti, di veicolare tramite la propria arte un messaggio da condividere alla gente, raggiungendo con esso il maggior numero di persone e quindi comprendendo in anticipo il pieno il potenziale di un’opera dipinta in strada. Il messaggio semplice e diretto si prefigge lo scopo di stimolare un dialogo con la città e con i propri interlocutori in un percorso di critica culturale. Sulla base del nuovo pensiero inventa un’icona STREET-POP utile a veicolare il messaggio: un albero incollerito. Da questa immagine stereotipata viene spesso allegato un messaggio di protesta sociale o naturalistico. Cristian rimasterizza in modo originale le tesi di un movimento dei primi anni del nuovo millennio conosciuto come “Reclame The Street”: L’albero come simbolo del messaggio di protesta, invece di essere piantato abusivamente tra i palazzi delle metropoli, viene dipinto e porta con se un messaggio proprio dove la cementificazione ha più preponderante dominio.
Nello stesso anno collabora con altri artisti milanesi che si esprimono con mezzi e messaggi differenti ma con simili intenti di comunicazione di massa di concetti veicolati tramite figurazioni in strada. Nasce così in quegli anni il fenomeno artistico mondiale conosciuto con il nome di STREET ART, Cristian Sonda fu uno dei progenitori e protagonisti italiani. Nel 2005 sviluppa in collaborazione Bros un nuovo progetto artistico-ludico per comunicare con i cittadini: I MAD REBUS, che di fatto sono dei veri e propri rebus dipinti sui muri. L’enigma viene
sviluppato sul muro e posto sotto agli occhi della cittadinanza, la soluzione svelata su un sito web.
Questo fu un passo essenziale per creare una nuova interazione tra un dipinto in strada ed il pubblico, l’esigenza è quella di dialogare con la città attraverso l’arte in un nuovo universo, il web. Nello stesso anno, i media cominciano ad interessarsi al nuovo linguaggio che appare sui muri di Milano, arrivano così le prime pubblicazioni sui quotidiani nazionali che rispondono al desiderio della cittadinanza di capire il nuovo percorso artistico e sociologico. Nel 2006 frequenta l’Istituto Europeo del Design (IED). In quei mesi di cambiamenti espressivi, Cristian intraprende un ulteriore cambio stilistico portando in strada uno stile pop surrealista tipico dell’editoria per l’infanzia; un universo
fantasioso in cui i protagonisti sono personaggi dalle fisionomie volutamente grottesche, irriverenti, spesso raffigurati in situazioni paradossali e derisi delle loro debolezze umane. I personaggi raccontano la quotidianità moderna senza giudicarla ma semplicemente riflettendola, intrecciando una compartecipazione tra l’artista ed il proprio spettatore, ponendo un accento, uno spunto di riflessione
sulle problematiche sociali contemporanee. Nel 2007, la consacrazione nella mostra al museo P.A.C a Milano, nella mostra “Street Art Sweet Art” curata da Vittorio Sgarbi. Negli anni a seguire diverse mostre nazionali nelle gallerie italiane e fiere mercato di arte contemporanea, tra cui le principali: “MIART”, “LA NUOVA FIGURAZIONE ITALIANA” Milano, “IL TRENO DELL’ARTE”,” XMART DESIGN” Galleria Post Design a Milano, “DECEMBER PROJECT” Not Gallery Napoli, “LET ME WRITE” Galleria Testoni Bologna, “LUMEN” Complesso Monumentale Santa Sofia a Salerno, “REALITY POP” Gestalt Gallery PietraSanta.
Nel 2010 l’invito prestigioso ad una mostra nazionale collettiva sull’enigmistica italiana degli ultimi cinquecento anni titolata “Ah, che Rebus” ospitata da Istituto Nazionale per la Grafica a Roma, da Leonardo Da Vinci ai MAD REBUS di Sonda e Bros.
Nel 2012 è co-ideatore di “Arte Partecipata” un progetto artistico educativo che unisce l’arte pubblica all’educazione. La volontà è quella di passare ad un altro livello di compartecipazione dell’arte di strada sviluppando un concetto condiviso con la città e per la città, realizzandolo con la partecipazione delle istituzioni, dei cittadini, rendendo Cristian Sonda vettore di un messaggio da restituire al pubblico a 360 gradi.
Nel 2014 mostra personale “A4, Percorso Introspettivo tra Yin e Yang” Spazio RAW a Milano.
Nel 2017 accetta una nuova sfida professionale, insegnante di Discipline Pittoriche e Plastiche in un liceo artistico.
Nel 2018 una doppia personale con Eugenia Garavaglia ” L’unicità del dualismo”.
9 Gennaio 2020
Architettura, Arte, Press